PARTITO SOCIALISTA OPERAIO SPAGNOLO
(Partido socialista obrero español, Psoe). Sorto nel 1879 sotto la guida di Pablo Iglesias, è uno dei più vecchi partiti socialisti del mondo. Subì la concorrenza di un forte movimento anarchico e, sul versante moderato, dei progressisti borghesi di matrice massonica e anticlericale. Nonostante questa tripartizione della sinistra, il partito, presente in parlamento, collaborò attivamente alla fondazione della repubblica (1931), seguita alla dittatura di Primo de Rivera. Nel 1934 socialisti e comunisti strinsero un patto d'unità d'azione; nel 1936 il Fronte popolare vinse le elezioni e Largo Caballero, suo leader, assunse la guida del governo. La reazione violenta dei generali di destra, guidati da Francisco Franco Bahamonde, scatenò allora la guerra civile spagnola (1936-1939), che portò poi alla dittatura. Costretti all'esilio, i dirigenti socialisti poterono tornare alla politica attiva solo dopo la morte di Franco, la restaurazione delle libertà e la convocazione di elezioni politiche generali (1977), nel corso delle quali il Psoe si rivelò il secondo partito della Spagna, alle spalle dei centristi. Dopo questa prima, insperata affermazione (circa il 30% dei voti), il Psoe, fusosi con i socialisti popolari di Tierno Galvan (1978), divenne, dal 1982, il partito di maggioranza relativa alle Cortes e il suo segretario, Felipe Gonzales, guidò da allora il governo del paese fino al 1996, quando perse le elezioni politiche contro il Partito popolare guidato da Josè Aznar (riconfermato nel 2000).